Il 6 febbraio arriva al cinema un mix perfetto di emozioni e storie coinvolgenti. In We Live in Time l’amore e il tempo si intrecciano in un dramma appassionato, mentre The Brutalist ci trasporta nel conflitto tra sogno e realtà di un architetto. Diva Futura esplora senza tabù il mondo delle prime pornodive italiane, mentre Fatti Vedere regala risate e colpi di scena con una commedia degli equivoci. Infine, Nina e il segreto del riccio incanta grandi e piccini con una favola che mescola avventura e riflessione sociale. Un giorno imperdibile per ogni cinefilo!

We Live in Time – Tutto il tempo che abbiamo di John Crowley
drammatico, 107’
We Live in Time – Tutto il tempo che abbiamo è un film diretto da John Crowley con Andrew Garfield e Florence Pugh rispettivamente nei panni di Tobias, impiegato in una fabbrica di cereali, e Almut, un’ex pattinatrice diventata chef. I due si incontrano in modo insolito: lei lo investe con la macchina. Da questo incontro casuale nasce una storia d’amore che si sviluppa nell’arco di dieci anni, tra momenti di felicità e difficoltà. La nascita della loro figlia segna un punto di gioia, ma la scoperta della malattia di Almut costringe la coppia a confrontarsi con scelte difficili sulla qualità e il valore del tempo che rimane.
The Brutalist di Brady Corbet
drammatico, 212’
The Brutalist è un film diretto da Brady Corbet che racconta tre decenni della vita dell’architetto ebreo ungherese László Tóth (Adrien Brody), emigrato negli Stati Uniti nel 1947 dopo la prigionia nei campi di concentramento. Tra difficoltà economiche e ostacoli burocratici, ottiene il sostegno del milionario Harrison Lee Van Buren, che gli affida la costruzione di un grande centro culturale. Tuttavia, il sogno americano si scontra con la dura realtà: diffidenza verso gli stranieri, compromessi e pressioni mettono alla prova la sua integrità artistica.
Diva futura di Giulia Steigerwalt
drammatico, 120’
Diva Futura, diretto da Giulia Steigerwalt, racconta la storia dell’agenzia di casting e produzione fondata da Riccardo Schicchi e Ilona Staller negli anni ‘80 e ‘90, culla delle prime pornodive italiane come Moana Pozzi ed Eva Henger. Basato sul libro Non dite alla mamma che faccio la segretaria di Debora Attanasio, il film esplora il mondo del porno italiano con un approccio malinconico e senza giudizi morali, mettendo in luce l’ipocrisia della società maschilista che lo alimenta. Pietro Castellitto e Tesa Litvan emergono nei ruoli di Schicchi e Henger, incarnando una forma di umana decenza in un ambiente controverso.
Fatti vedere di Tiziano Russo
commedia, 105’
Fatti Vedere, diretto da Tiziano Russo, è una commedia degli equivoci che segue la storia di Sandra, una giovane psicoterapeuta lasciata improvvisamente dal compagno Stefano. Per un errore del sistema informatico, si ritrova a doverlo seguire come paziente su una piattaforma di terapia online. Per non farsi riconoscere, si traveste da un’anziana collega, con l’aiuto dell’amica Benedetta e di un investigatore privato, Marco. Il film gioca con le identità in modo leggero e divertente, ispirandosi a Mrs. Doubtfire, ma con un tocco più moderno e al femminile. La trasformazione della protagonista, interpretata da Matilde Gioli, non è solo fisica ma anche interiore: attraverso il mascheramento, Sandra diventa più sicura e intraprendente.
Nina e il segreto del riccio di Jean-Loup Felicioli e Alain Gagnol
animazione, 82’
Nina e il segreto del riccio, diretto da Jean-Loup Felicioli e Alain Gagnol, è un film d’animazione per famiglie che unisce fantasia e realtà sociale. La protagonista, Nina, condivide con il padre il rito della lettura serale di storie illustrate, fino a quando la chiusura della fabbrica in cui lavora l’uomo interrompe questa tradizione. Determinata ad aiutarlo, Nina, insieme all’amico Mehdi, elabora un piano per recuperare il denaro rubato dal direttore della fabbrica, con il sostegno immaginario di un riccio disegnato dal padre. Il riccio, metafora della precarietà lavorativa, assume un ruolo chiave nella storia, portando anche momenti di comicità e riflessioni più profonde. Il film riesce a parlare ai bambini con leggerezza, senza dimenticare il pubblico adulto, offrendo una narrazione che mescola avventura, thriller e critica sociale.
